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Sorto lungo le sponde dell’Arroscia intorno al XII secolo, dove il torrente inizia la corsa verso la piana di Albenga, Vessalico porta nel nome il ricordo del suo antico passato di vassallaggio nei confronti dei Marchesi di Clavesana, che costrinsero gli abitanti a spostare le loro abitazioni sulla sponda opposta del fiume. 

Oggi dopo quasi mille anni, il centro storico del borgo conserva ancora edicole, capitelli, iscrizioni e portali risalenti al XIV e XV secolo, mentre a monte dell’abitato l’architettura romana della Chiesa di S. Andrea si erge a testimonianza della devozione più antica di questa gente. 

Passato e presente continuano a convivere oggi in occasione della tradizionale Fiera dell’Aglio, che dal 1760 si ripete ogni anno il 2 luglio: l’evento celebra la vocazione alla cultura di questa pianta, che grazie ai terreni argillosi e al clima mite e asciutto diventa qui prodotto di eccellenza. Il “Rosso di Vessalico” ha infatti un sapore intenso, leggermente piccante e soprattutto facilmente digeribile: i contadini della zona si tramandano i bulbi da generazioni, insieme alla tecnica di coltivazione e di confezionamento nelle tradizionali trecce (reste). Al fine di valorizzare tali caratteristiche, l’Associazione Slow Food con il sostegno della Regione Liguria e in collaborazione con la Comunità Montana, ha costituito da alcuni anni un importante presidio, riunendo una trentina di piccoli produttori con un marchio distintivo.


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